Il laboratorio di ricerca chimica di CDR è stato intitolato a Francesco Bonicolini, primo ricercatore chimico di CDR.
Francesco fin dai primi anni 90 ha fatto per CDR molti studi per la realizzazione di reattivi per le analisi di chimica clinica umana e veterinaria. Dal 2000 in poi ha applicato questi studi nel campo delle analisi del latte, di oli e grassi e di altre matrici alimentari contribuendo alla nascita del settore della diagnostica alimentare di CDR.
″Di fatto il tempo non esiste; esso dipende esclusivamente dalle cose che accadono e da come le cose si muovono, una rispetto all'altra. Tutto diventa così più semplice e con maggior chiarezza si può capire il mondo a livello fondamentale, perché allora il tempo assume una dimensione nella quale si concepisce e si misura il trascorrere degli eventi. Proprio quegli eventi che hanno rappresentato il cronotopo, la scansione inconscia ma costruttiva per orientare alla conoscenza e al desiderio di navigare verso nuove mete e porsi di fronte a nuove domande. Questa fu la grammatica mentale che fece sbocciare l'amicizia tra me e Francesco Bonicolini, all'inizio degli anni '90 del secolo scorso, nel periodo in cui stavo dando forma alle fondamenta di CDR, non solo come impresa economica, verso la quale non ho mai nutrito l'interesse primario, ma come espressione del desiderio di spostare l'orizzonte dell'UTOPIA e della conoscenza sempre più avanti, perché il fine non coincidesse con il finale.
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Francesco era d'accordo con le mie idee, che già dai primi tempi avevo denunciato consapevolmente come “scalene”, “oblique”, coincidenti con il paradosso; fra queste c'era l'idea secondo la quale per fare una buona scienza non occorresse alcuna formula magica e che nella ricerca scientifica fosse spesso necessario esplorare i sentieri sbagliati per trovare quelli giusti.
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Francesco era rimasto affascinato da queste idee fin dai primi tempi della nostra amicizia, come si era entusiasmato quando gli avevo espresso la mia filosofia di vita, nella quale volava, gli dissi, metaforico e invisibile, un bell'aquilone leggero e colorato di tutti i colori dell'arcobaleno.″
Così il presidente di CDR Luciano Romoli ha voluto ricordare Francesco Bonicolini, il ricercatore che ha portato in CDR il know-how necessario per lo sviluppo di quei nuovi reagenti chimici che si sono rilevati fondamentali nella progettazione di strumenti di analisi per alimenti e bevande al fine di semplificare le lunghe e laboriose metodiche tradizionali.
L’esperienza portata da Francesco è alla base della crescita dei ricercatori dei laboratori chimici CDR che, sotto la guida del dott. Simone Pucci, studiano e sviluppano nuovi reagenti e metodiche di analisi per determinare in modo semplice e veloce i parametri fondamentali per il controllo del processo di produzione o per il controllo di qualità di molti tipi di alimenti e bevande.
Il ricordo di Luciano Romoli è raccolto nella pubblicazione “Laboratorio di chimica: Francesco Bonicolini”